IN AGGIORNAMENTO…
“L’ho ascoltato tutto d’un fiato. Ecco le impressioni: se chiudevo gli occhi mi sembrava di essere a uno di quei Sanremo degli anni d’oro, sai quando Sanremo era ancora Sanremo… Una Mina, una Cinquetti, una Martini o, forse meglio, un mix di queste cose, perché il risultato e’ qualcosa di più, di diverso. Una musica penetrante, pura, che ricorda quegli anni, ma resa assolutamente moderna sia da una voce unica, imitazione di nessuno e perfettamente identificabile (e non e’ cosa da poco, perché sono migliaia i cantanti che puoi confondere tra loro). Testi incredibili, caratterizzati da una poesia dalla quale è stata chiaramente scorporata la banalità; e decisamente “tuoi”, perché si sente che non li subisci, ma li vivi. Due su tutte le citazioni (ma ce ne sarebbero tante…): “L’ultima follia della mia mente è vedere lo stupore sulle vostre facce spente” e “Anche quando sento il bruciore della sabbia credo che sia neve”. E’ per tutti questi motivi, anzi almeno per questi, che in eventuali video di queste canzoni, il corpo da urlo passerebbe in secondo piano rispetto alla musica. E credimi, questo è un vero miracolo.”
“9.5: Qui traspare tutta l’essenza artistica. C’e’ un’intensità che trasporta, che emoziona. Un sound, poi, che porta indietro nel tempo. Ho apprezzato tantissimo la volontà di affrontare un tema come quello delle spose bambine. Non solo, qui si parla di grandi donne che attraverso la loro arte hanno segnato una precisa epoca. Infine la voce: suggestiva.” (Attilio Salaris)
“La musica di Alessandra Giubilato vive prima di tutto di poesia perché è proprio nei testi che l’anima dell’artista veneta sprigiona tutta la sua pulsante carica emotiva” (Rockit.it)
“Sin dalle prime note del brano Vento di Tempesta mi sono improvvisamente chiesto che fine abbia fatto la musica italiana. Quella nostra e nostrana, quella non contaminata dalle mode anglosassoni. Mi sono chiesto dove siano finite le canzoni che, senza essere necessariamente da diabete o da funerale, avevano come pilastro la forza e l’espressività della voce del cantante, la personalità dell’artista, il significato del testo. Valori che, da tempo, si sentono molto meno, annebbiati e assordati dai frenetici ritmi d’oltreoceano, giunti fin qui e importati come fossero di casa. Voce forte, potente e profonda quella di Alessandra, diciamolo subito. Alessandra è una che sa cantare, non improvvisa, non cerca trucchi strani per sembrare ciò che non è. Ci rapisce con le prime note, ci lega con le prime parole e ci porta in giro, dove lei ritiene opportuno. Sia chiaro, è lei che comanda. (…) E Alessandra vuole portare i nostri occhi davanti a ciò che solitamente fingiamo di non conoscere, volgendo lo sguardo altrove. Alessandra ci costringe a vedere e, soprattutto, a pensare. Non ci dice cosa pensare, fate attenzione, ci urla però di mettere in moto cervello e anima, utilizzando quelli che sono i nostri valori più originali e radicati nel nostro animo.” Carlo Amedeo Coletta (megliodiniente.com)
INTERVISTE

ARTICOLI E PRESENTAZIONI DELL’ALBUM
GRAZIE ANCHE A : Gmr.fm international radio, Radio Gamma (Musica attiva), Radio6023, Radio Hemingway, Onde Indie, WebRadioNetwork, Radio Incredibile, Radio Otm, Radio Pathos, Radio Dnor, Lukas Taverna, VivaLaRadio Network, il musicista Indie,
ALCUNE INTERVISTE E ARTICOLI DEL 2018, SULL’USCITA DELL’ALBUM “LA ROSA DEL DESERTO”